L’olio di oliva è il condimento d’eccellenza della tradizione mediterranea. Dalle insalate, alle fritture, il re incontrastato degli oli nel bacino del Mediterraneo è ancora lui. Numerosi sono gli effetti benefici nei confronti della salute.
Ma anche l’olio di oliva ha una data di scadenza, oltre la quale è bene non consumarlo. L’aria, il calore e la luce possono avere un impatto importante sulla qualità del prodotto, ma anche sulla sicurezza alimentare che deriva dal suo consumo. In genere la shelf life dell’olio di oliva è di circa due anni dal tempo in cui è stato imbottigliato. In alcuni casi l’emivita può salire a tre anni. Nell’etichetta questo dato deve essere riportato. Per estendere la longevità qualitativa dell’olio di oliva si può ricorrere ad alcune piccole strategie.
Badare all’apertura. In seguito all’apertura della bottiglia di olio di oliva, la durata qualitativa del prodotto diminuirà, per cui bisogna badare ad aprire una bottiglia alla volta.
Tenere in un luogo fresco. Non è necessario conservare l’olio in frigorifero, ma che la dispensa sia fresca e lontana dalle fonti di calore è un fatto importante per garantire la giusta durata quantitativa del prodotto.
Chiudere bene il tappo. È bene usare tappi che isolino il più possibile l’olio contenuto nella bottiglia dall’aria nell’ambiente.
Conservare al buio. Anche la luce è un fattore che può inficiare il prodotto. Infatti, le bottiglie stesse di olio hanno una colorazione scura proprio per questo motivo. Si può preservare ancora meglio l’olio disponendo le bottiglie stesse in luoghi poco luminosi.