L’orso polare è, come da titolo, il più grande carnivoro terrestre esistente. Questa specie di orso, il cui nome scientifico è Ursus Maritimus, è riconoscibile per il colore bianco che gli permette di mimetizzarsi nei ghiacciai in cui vive.
Il suo ambiente naturale è appunto il Polo Nord e proprio la sua pelliccia bianca gli permette di sopravvivere al clima freddo glaciale. Una caratteristica importante della sua pelliccia è quella che, nonostante la colorazione bianca, riesce ugualmente a immagazzinare il calore (proprio come fanno i colori più scuri).
Gli orsi polari sono degli ottimi nuotatori che hanno affinato negli anni la tecnica di caccia. Il loro alimento primario nella dieta è la foca, ma gli orsi si adattano per sopravvivere a cibarsi della qualunque persino di rifiuti e bacche. Certamente a queste ultime preferiscono gli uccelli o piccoli pesci, oppure delle renne ma si sa… non si può avere tutto dalla vita!
L’orso polare è, inoltre, ingordo di lemming, dei roditori che può ingoiare addirittura interi. Per quanto riguarda le foche, invece, la caccia consiste nell’uccidere con una zampata la preda.
Un rischio è per l’orso polare il tricheco: la caccia infatti a questo animale può comportare delle ferite non indifferenti nell’orso.